Questa riflessione scaturisce dalle ultime reazioni inconsulte ai vari articoli che sono comparsi su FantasyMagazine o, meglio, il suo forum.
Oggi FantasyMagazine ha un problema grave: i suoi detrattori. Ormai sono quasi un esercito, quelle personcine che, emuli dei più noti crostacei, si divertono a sviscerare gli articoli, le recensioni e persino le interviste che vengono pubblicate dalla redazione. Lo scopo è quasi sempre lo stesso, cercare di insinuare che FantasyMagazine riceve mazzette da questo o quell'autore, editore, o chissà quali altre entità segrete volte a destabilizzare il mercato della libera critica. Insomma a fare di FantasyMagazine, una rivista online inaffidabile.
Certo, la redazione ci mette del suo, la qualità è calata in maniera impressionante, specialmente da quando, esauriti gli impeti iniziali dovuti ai rimorchi del Signore degli Anelli e di Harry Potter, si vedono sempre più articoli su... diciamo notiziucole.
Ma il punto non è questo. Come mi faceva notare uno scrittore in privato, è l'ambiente dei lettori che non è completamente sano. Un ambiente di lettori poco critici che sono spalleggiati da coloro che non hanno di meglio da fare che fare le pulci a tutti e tutto.
Se io scrivessi di fantasy in questo momento, me ne guarderei bene da pubblicare lì. Perché se lo facessi, esporrei il mio testo a critiche feroci per ogni minima imprecisione, per ogni dettaglio inesatto, e persino per opinioni diverse da questi signori. Critiche che non hanno risparmiato neppure scrittori affermati e articolisti di testate professionistiche.
E allora meglio scrivere altrove. Ne va della propria tranquillità.
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